Una strategia di impatto per scongiurare o arginare il contagio nelle case di riposo per anziani, siano essere strutture private o residenze sanitarie. E, soprattutto, denunce e sanzioni per i titolari delle case di riposo che per inseguire il business offrono però ai loro ospiti un trattamento vergognoso.
Sì, perché l’emergenza Coronavirus ha fatto emergere situazioni di degrado all’interno di alcune strutture. Situazioni che in Campania, ha avvertito il Governatore De Luca, non saranno tollerate: «Abbiamo individuato alcuni centri vergognosamente dequalificati – osserva con durezza De Luca – In questi centri gli anziani sono sottoposti a trattamenti inumani. Io lo ritengo vergognoso. E’ intollerabile il trattamento riservato agli anziani in questi posti. A Fuorigrotta una casa riposo era diventata una casa famiglia. Denunceremo».
La scoperta è avvenuta a seguito dei controlli resisi necessari per via dell’insorgere di ‘focolai’ in alcune di queste strutture. Attualmente in Campania ‘focolai’ in strutture per anziani si sono registrati a Sant’Anastasia, all’interno della casa di riposo ‘Madonna dell’Arco’, dove si è registrato già il decesso di tre ospiti. Tutta la struttura è stata posta in quarantena insieme agli anziani e al personale: i positivi sono circa una cinquantina.
Un altro ‘focolaio’ è stato riscontrato a Benevento, all’interno della casa di cura privata ‘Villa Margherita’, dove si sono registrati una cinquantina di casi. Lo stesso è accaduto ad Avellino: nel centro di riabilitazione e residenza sanitaria per anziani ‘Minerva’ sono risultate positive 26 persone. Questi episodi hanno spinto Palazzo Santa Lucia a disporre controlli a tappeto presso tutte le strutture private e non presenti sul territorio: intervenire per tempo diventa fondamentale per impedire la diffusione del contagio.
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venerdì, 3 Aprile 2020 - 16:34
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