Antonio Bossone, sindaco di Lauro, un paese di 3400 abitanti in provincia di Avellino, chiedeva misure drastiche da giorni. Ieri sera, dopo che le analisi dei tamponi effettuati su diversi cittadini del paese hanno confermato la positività di un’intera famiglia (8 persone) che gestisce una frequentata salumeria aperta in piazza Lancellotti, ha scritto al governatore della Campania per ottenere nel suo Comune la zona rossa. Dopo poco, De Luca ha firmato l’ordinanza che vieta ingressi ed uscite dal paese che ha dato i natali all’esploratore Umberto Nobile fino al 10 aprile. Lauro da stanotte è zona rossa come Ariano ed i cinque centri del Vallo di Diano già isolati in Campania perché focolaio di Covid 19. Nel minuscolo Comune irpino i casi in totale finora sono 10, ma il rischio è che ci siano almeno 200 contagiati.
A dare comunicazione dell’elevato numero di tamponi positivi al Coronavirus è stato, intorno alle 22,30 di ieri, il Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Avellino che ha confermato che ai due contagiati già isolati nei giorni scorsi se ne andavano ad aggiungere 8. Le 8 persone appartengono ad un unico cluster familiare e si tratta, per di più, dei gestori di un supermercato molto frequentato, che «nella fase prodromica asintomatica della malattia – si legge nell’ordinanza firmata da De Luca – ha avuto contatti con un numero di persone (fornitori ed utenti) stimabile in almeno 200 unità, sia nel negozio che nelle consegne a domicilio».
Una situazione drammatica. «Il trend in atto nel territorio sopra indicato – continua l’ordinanza – impone di adottare misure di estrema urgenza aggiuntive rispetto a quelle vigenti, volte ad evitare il più possibile episodi ed occasioni di contagio, tenuto conto delle gravissime ed irreparabili conseguenze collegate all’eventuale ulteriore incremento delle positività al virus».
Le misure collegate alla istituzione della zona rossa, dunque, consistono nel divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui ivi presenti; divieto di accesso nel territorio comunale. sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Unici ingressi consentiti, quelli di operatori sanitari, forze dell’ordine, protezione civile, esercenti di attività consentite, con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Vengono anche chiuse le strade secondario di accesso al paese (vicinissimo agli altri Comuni del Vallo come Quindici, Marzano, Taurano).
Nel corso della stessa serata era stato proprio il titolare della salumeria a condividere sul profilo social della rivendita il messaggio in cui comunicava cosa era accaduto: «Cari clienti e amici, con profondo rammarico sono qui a comunicarvi che il nostro nucleo familiare, per intero, è risultato positivo al tampone per il Covid-19. – si legge nel post – Rassicurandovi che tutti i membri della famiglia, al momento, godono di buona salute, con assenza di alcun sintomo legato al virus, si pregano gli avventori della salumeria, clienti e fornitori, che hanno avuto contatti commerciali col sottoscritto nella settimana appena trascorsa, di informare il proprio medico di base. Allo stesso tempo, ci tengo a sottolineare come la salumeria sia stata tempestivamente chiusa nel momento in cui si sono palesati i primi sintomi influenzali, limitando al minimo la possibilità di contatti con altre persone».
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lunedì, 6 Aprile 2020 - 07:22
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