La Regione Campania rilancia e aggiunge 300 milioni di euro al suo piano socio economico varato per aiutare cittadini ed imprese in questo difficile periodo. Dai 604 milioni inizialmente stanziati, dunque, si passa a 900 milioni. Un «ulteriore straordinario sforzo nel reperimento di risorse» dice il presidente Vincenzo De Luca che «consentirà di aumentare tutte le pensioni al minimo e gli assegni sociali».
«Intanto – continua De Luca – si sta completando il lavoro per la definizione della platea dei beneficiari di tutte le misure di sostegno previste dal Piano della Regione, e per l’attivazione della piattaforma informatica che consentirà di accedere alle stesse», inoltre «a conclusione di un lungo lavoro cominciato nei mesi scorsi, si è concluso l’iter per un’altra misura straordinaria di sostegno alle imprese, con l’operazione finanziaria dei mini bond garantiti dalla società della Regione ‘Sviluppo Campania’».
Il piano economico sociale, illustrato nei giorni scorsi dallo stesso governatore, tocca 4 macro aree: interventi sul piano delle politiche sociali (dal sostegno alle famiglie con casi di disabilità gravissime e non gravissime all’aumento delle pensioni sociali fino alle misure per i migranti di Castelvolturno e della Piana del Sele); interventi a favore delle imprese; interventi a sostegno dei liberi professionisti e dei professionisti autonomi; interventi su paga il fitto della prima abitazione o chi paga il mutuo.
Per quanto riguarda il modo in cui questa somma verrà recuperata, si pensa ai fondi europei 2014-2020 che vanno impegnati entro il 31 dicembre 2020 per non essere persi, più i fondi Sviluppo e Coesione già stanziati. Questo per il capitolo sociale, mentre per le imprese verranno emessi i minibond per 21,5 milioni di euro da parte di 8 Pmi campane grazie a Garanzia Campania Bond di Sviluppo Campania. In questo caso, il finanziamento arriva dai Fesr 2014-2020.
Una manovra ‘monstre’, pensata nel dettaglio per salvaguardare tutto, soprattutto, dice De Luca, «la povera gente». Ma che non ha mancato di scatenare le ire dell’opposizione. Così il Gruppo Caldoro in Consiglio regionale: «Adesso basta con la propaganda. Dalla Regione arrivano numeri inesistenti, questo atteggiamento è irrispettoso del dolore delle famiglie e delle imprese. Non ci sono nuovi 600 milioni della Regione, non ci sono gli altri 300 milioni annunciati. Non ci sono – dicono dal Gruppo – integrazioni delle pensioni e piani straordinari. Palazzo Santa Lucia blocchi gli annunci e faccia cose utili. Serve subito uno stop alle tasse regionali e servono, subito, soldi in tasca a cittadini deboli ed alle imprese danneggiate. Al momento ci sono solo impegni ad utilizzare fondi europei già esistenti e risorse dei Comuni; ci sono risorse dei piani nazionali. Per il resto voci senza coperture e indebitamento della Regione secondo i più vecchi e superati modelli” concludono dal Gruppo».
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venerdì, 10 Aprile 2020 - 09:30
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