Ventinove anni e cinque mesi: è il periodo di detenzione che Bruno Gentile, 51 anni, dovrà scontare perché ritenuto colpevole, in via definitiva, di avere ucciso la madre, Anna D’Ortona, dandole fuoco. Questa mattina gli agenti di Siracusa hanno arrestato l’uomo in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’ufficio Esecuzioni penali della corte d’Appello dell’Aquila. L’uomo è stato trasferito nel carcere di Brucoli.
L’omicidio avvenne il 18 novembre del 2004 a Tavenna, un piccolo centro in provincia di Campobasso. La donna venne ritrovata carbonizzata all’interno della sua abitazione. Gli accertamenti degli inquirenti provarono che la donna era stata avvolta dalle fiamme del camino in quanto i suoi vestiti erano stati intrisi di benzina. I sospetti caddero quasi subito sul figlio che venne arrestato. Bruno Gentile, però, provò a fare ricadere la colpa su un avvocato. Le sue dichiarazioni gli sono valse anche un’accusa di calunnia per il quale è stato ritenuto colpevole.
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martedì, 14 Aprile 2020 - 13:06
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