Le associazioni di praticanti avvocati AIPAVV (Associazione Italiana Praticanti Avvocati) e l’UPA (Unione Praticanti Avvocati), rispettivamente presiedute da Artan Xhepa e Claudia Majolo, hanno inviato una lettera al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per sollecitare e proporre soluzioni in merito agli esami rimasti “congelati” a causa della pandemia. Nella missiva AIPAVV e UPA chiedono al guardasigilli “l’abilitazione ‘de plano’ all’Ordine e, in subordine, l’ammissione all’orale di tutti i partecipanti alla prova scritta.
«Il governo – si legge nella nota congiunta inviata al ministro – ha abilitato i laureati in Medicina in quanto si riteneva necessaria l’abilitazione immediata per il contrasto al virus. Ora, addirittura, vuole abilitare ‘de plano’ anche odontoiatri, farmacisti, veterinari, tecnologici alimentari, commercialisti ed esperti contabili» e visto che «ormai sono state date risposte a molte categorie professionali che nulla hanno a che vedere con l’emergenza sanitaria riteniamo necessario e urgente dare risposte ai praticanti avvocati di oggi e domani».
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lunedì, 27 Aprile 2020 - 17:05
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