Hanno confermato le tre bruciature di sigarette sul corpo del bambino e le ustioni sulla pianta dei piedini con una fiamma viva, probabilmente un accendino: nella giornata di oggi, al processo ad Aliza Hrustic, il 25enne imputato dell’omicidio di suo figlio, di poco più di 2 anni, hanno deposito i due medici legali che eseguirono l’autopsia sul corpo del bambino, ammazzato nel maggio dello scorso anno.
I due testi hanno riferito ai giudici della Corte d’Assise di Milano in merito al sopralluogo effettuato poco dopo il delitto e sull’autopsia e hanno confermato che il bambino, che aveva il corpo martoriato da diverse fratture e lividi, è morto per via di un trauma cranico dovuto a un forte colpo mortale sulla fronte oppure a una caduta da un’altezza considerevole. Si torna in aula il 26 giugno e poi il 29 giugno, giorno in cui deporrà la madre del bambino. La donna, che è parte civile ed è assistita dall’avvocato Patrizio Nicolò, era nell’appartamento di via Ricciarelli la notte del delitto, il 22 maggio 2019. Quando sono arrivati i poliziotti delle Volanti, avvisati dallo stesso Hrustic un paio di ore dopo l’omicidio, si trovava di fianco al corpicino senza vita del bambino.
Il 25enne, in carcere a San Vittore da circa un anno, è accusato di maltrattamenti anche nei suoi confronti e degli altri figli della coppia.
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venerdì, 19 Giugno 2020 - 17:28
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