Pressing sul ministro della Giustizia Alfonso Bonafede dopo lo sciopero (dalle udienze e della fame) che da oggi vede impegnati numerosi magistrati onorari. Il centrodestra va ancora una volta all’attacco del Guardasigilli chiedendo interventi e risposte sulla gestione della sicurezza nei Tribunali ai tempi del Covid che però non arrivano. E lo stesso fa l’Associazione Italiana Magistratura Onoraria che bolla come «realmente incomprensibile l’accanimento che il nostro Stato ha espresso contro i giudici onorari in questi anni».
Il Covid, si legge nella nota dell’Aimo, «ha dimostrato l’insostenibilità della situazione, con magistrati che sono deceduti a cagione del virus e altri che si sono ammalati costretti a casa senza stipendio e senza alcuna copertura assistenziale. Eppure l’Europa lo imporrebbe. Per magistrati su cui grava il peso di circa il 65% circa dell’intero contenzioso nel nostro Paese e che tengono udienza anche 4 giorni a settimana si è dovuta pronunciare la Corte di Giustizia dell’Unione Europea per qualificarli lavoratori; mentre il Comitato europeo dei diritti sociali presso il Consiglio d’Europa nel lontano 2016 ha affermato che l’Italia, negando loro il sacrosanto diritto alla previdenza, ha violato la Carta Sociale Europea, fondamentale trattato internazionale». Per l’associazione «forse è arrivato il momento che questo governo ed il Parlamento riconoscano finalmente ai magistrati onorari i sacrosanti ed elementari diritti che la Carta costituzionale e il diritto unionale impongono di garantire a tutti i lavoratori. Chi decide di adottare una forma di protesta che mette a rischio l’integrità personale merita rispetto», conclude la nota.
In sintonia con le posizioni dell’Aimo vi è, come detto, il centrodestra tutto. «Da Napoli a Milano i magistrati onorari hanno incrociato le braccia: da mesi attendono una risposta per problemi contingenti, dettati dalla pandemia e dai rischi connessi. Alcuni si sono ammalati o hanno perso la vita. Chiedono che gli sia riconosciuto un minimo di diritti e hanno dalla loro parte la Corte di Giustizia Europea. La maggioranza e il ministro Bonafede sono stati sordi, hanno voltato il viso dall’altra parte, concentrati su una fantomatica organizzazione dei Tribunali. In realtà senza l’apporto di circa 5.000 magistrati onorari la macchina della giustizia non può andare avanti», scrivono in una nota congiunta i senatori Francesco Urraro (Lega), Alberto Balboni (Fdi), Fiammetta Modena (Forza Italia), componenti della Commissione Giustizia al Senato. «Siamo vicini e solidali con i giudici onorari. Condividiamo le ragioni della astensione nei principali tribunali italiani e condanniamo il silenzio ipocrita e colpevole del Ministro. Auspichiamo, inoltre, che l’esame degli emendamenti formulati per la tutela dei Giudici onorari inizi al più presto», concludono.
Dello stesso tenore l’intervento del senatore della Lega, Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama: «La Lega è a fianco dei magistrati onorari, da Milano a Palermo, con il cuore e con i fatti. Traditi dal governo, contribuiscono a mandare avanti il sistema Giustizia, senza tutele, come riconosciuto anche dalla Corte Europea di Giustizia. La nostra proposta – prosegue – in linea con l’ultima giurisprudenza europea, è stata depositata e mira alla stabilizzazione dei magistrati onorari in servizio. I giallorossi la smettano di scappare: chiedo alla maggioranza di discutere di questa proposta di buonsenso. Il Paese non si governa voltando le spalle ai problemi. I magistrati onorari meritano dignità e, finalmente, tutele economiche, assistenziali e previdenziali».
Ieri ha preso la parola sul tema anche Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo FDI in commissione Giustizia: «La magistratura onoraria è in stato agitazione contro il Governo Conte e la maggioranza. Dopo anni di lavoro non riconosciuto e mal pagato, quasi come si trattasse di un diletto, i magistrati onorari si sono ritrovati senza tutele durante la gestione della pandemia. Alcuni hanno contratto il virus, altri hanno sospeso la propria attività per motivi sanitari e senza ricevere alcun tipo di ristoro. Per completare il quadro, la senatrice Valente del Pd ha presentato un disegno di legge che non solo non migliora la mortificante riforma Orlando, ma riesce addirittura a fare di peggio. Per queste ragioni, esprimo la mia totale vicinanza alla protesta dei magistrati onorari, specialmente a quelli che a Palermo hanno intrapreso lo sciopero della fame: lavoreremo affinché la maggioranza si svegli e dia pieno riconoscimento al loro operato».
martedì, 1 Dicembre 2020 - 14:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA