Il vaccino sarà gratuito per tutti ma non obbligatorio e le prime categorie che lo riceveranno saranno gli operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale delle Rsa per anziani, persone in età avanzata per ottenere una maggiore copertura vaccinale e coprire persone con maggiori fattori di rischio. Poi si procederà con le scuole, forze dell’ordine e personale dei luoghi di contenzione. Ma la distribuzione dell’antidoto anti-Covid non sarà disponibile prima della stagione primavera-estate, ché, allo stato, «nessun vaccino è stato approvato né dall’Ema, l’agenzia europea del farmaco, né dalla Fda, l’agenzia statunitense», e dunque la strada della sperimentazione è ancora lunga.
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Nell’Aula del Senato, il ministro della Salute Roberto Speranza non anticipa solamente le «limitazioni» necessarie che saranno attuate per le festività natalizie allo scopo di scongiurare una terza ondata del contagio, ma si sofferma a lungo sul tema della vaccinazione, al quale tutti guardano per uscire dall’inferno sanitario ma soprattutto economico nel quale è precipitato l’intero Paese. Il punto più caro al ministro è quello di un disco verde a qualsivoglia vaccino, che – ripete più volte – non c’è, quasi a volere stoppare l’entusiasmo che rischia di scatenarsi per via delle notizie che stamattina rimbalzano dalla Gran Bretagna: il Regno Unito ha autorizzato l’uso contro il Coronavirus del vaccino sviluppato dalla società biofarmaceutica tedesca BioNTech e dal suo partner statunitense Pfizer, che sarà disponibile già la prossima settimana. Per sapere se qualcuno dei vaccini in fase di sperimentazione funzionerà, il ministro rievoca alcune date ufficiali: «Ad oggi sono state indicate due date da Ema: potrebbe esprimersi il 29 dicembre sul vaccino Pfizer e il 12 gennaio sul vaccino Moderna».
Quindi spiega che l’Italia si è già mossa per appaltare le dosi vaccinali: «Queste aziende, da contratto, dovrebbero fornirci circa 8 milioni di dosi (Pfizer) e 1 milione e 346 mila dosi (Moderna)». Più in generale «l’Italia ha opzionato 202 milioni di dosi di vaccino e 573mila dosi di vaccino, così da vaccinare tutta la popolazione – precisa Speranza – Le prime dosi potranno cominciare ad essere disponibili da gennaio. E’ probabile che saranno necessarie due dosi per ogni vaccinazione». La campagna di vaccinazione sarà però disponibile tra la primavera e l’estate. Ad ogni modo gli italiani possono stare tranquilli, perché il vaccino ci sarà per tutti e non avrà costi. «L’acquisto del vaccino sarà centralizzato e somministrato gratuitamente a tutti gli italiani», anticipa Speranza.
Il ministro non vuole creare false attese, tuttavia non nasconde che ci sono dei segnali positivi «che arrivano dagli studi sono incoraggianti e ci hanno portato ad accelerare» la definizione del «piano strategico che delinea le linee essenziali d’azione che intendiamo adottare». Questo piano strategico «diventerà poi un piano esecutivo che resterà permanentemente» e si muoverà «sulla base dei processi autorizzativi delle agenzie regolatorie e della conseguente effettiva disponibilità dei vaccini». «Ho sempre pensato – ha concluso il ministro – che la scienza ci avrebbe portato fuori da questa crisi. Ancora è presto, ma si vede finalmente la luce in fondo al tunnel».
mercoledì, 2 Dicembre 2020 - 10:51
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