Telefonini e droga in carcere, ad Avellino introdotti dai familiari nelle melanzane sott’olio e nella testa di polpo

Cella Carcere

Complici le specialità gastronomiche natalizie, che i familiari dei detenuti non vogliono far mancare ai loro congiunti in carcere, alcuni di loro hanno trovato altri ingegnosi sistemi per poter far entrare in carcere dei telefonini. E’ accaduto ad Avellino dove gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno trovato 5 telefoni (4 microcellulari e uno smartphone) nel sottofondo del contenitore delle melanzane sott’olio. Non solo: nella testa di un polpo, inviato a un carcerato per le festività, stato scoperto un involucro contenente 100 grammi di droga.

«Ancora un tentativo di introduzione di cellulari e droga nel carcere di Avellino, sventato grazie a una brillante operazione – commentano Ciro Auricchio e Giuseppe Moretti, segretario e presidente del sindacato Uspp – I due pacchi – spiegano i sindacalisti – sono stati portati in carcere da persone che erano lì per i colloqui. Durante i controlli gli agenti del ‘casellario detenuti’ hanno scoperto cellulari e droga. Nonostante l’istituzione di una fattispecie di reato per l’ introduzione di telefonini continuano a susseguirsi i ritrovamenti. Il nostro plauso va agli agenti in servizio ad Avellino”, concludono Auricchio e Moretti».

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mercoledì, 6 Gennaio 2021 - 10:27
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