Il 2021 si apre con alcuni sindaci del Napoletano esposti a minacce. Gianluca Del Mastro e Ciro Buonajuto, pur politicamente ‘distanti’, si sono visti accomunare da un ‘attacco’ alle loro persone per via del delicato ruolo di primo cittadino svolto rispettivamente a Pomigliano d’Arco e a Ercolano.
L’ultimo episodio, in ordine di tempo, ha visto protagonista il sindaco di Ercolano Buonajuto, esponente di Italia Viva e riconfermato alle amministrative di settembre con un plebiscito: il primo cittadino è stato bersaglio di offese e frasi piene di odio sui social in merito ai buoni spesa, misura messa in campo dal Comune per alleviare le difficoltà economiche dei nuclei familiari svantaggiati durante l’emergenza sanitaria Covid. I contestatori lamentavano una mancata erogazione dei buoni. Circostanza che è vera ma che il sindaco aveva già provveduto a spiegare: nella procedura di ‘assegnazione’ vi è stato un rallentamento perché sulle 3mila domande pervenute sono state riscontrate non poche anomalie, il che ha richiesto l’innalzamento del livello dei controlli.
«Qualcuno è arrivato ad augurarsi non solo la mia morte, ma anche quella dei miei figli», ha spiegato il sindaco che oggi sporgerà denuncia per le offese e le minacce ricevute. «In questo momento gli uffici comunali, impegnati a vagliare le richieste per i buoni spesa, hanno dovuto rallentare il loro lavoro perché in tanti hanno fatto i furbi, con dichiarazioni false e domande presentate da persone appartenenti allo stesso nucleo familiare. Questi atteggiamenti scorretti hanno imposto un controllo capillare per ognuna delle circa 3.000 domande pervenute. Mi è stata chiesta molta attenzione affinché i buoni alimentari andassero a chi veramente ne avesse bisogno e non ai furbi; ebbene per far questo servono controlli che richiedono qualche giorno in più – ha spiegato Buonajuto – Inoltre sono arrivate più di 1.000 domande incomplete ed errate che avremmo dovuto rigettare ed invece, per aiutare tutti, stiamo cercando di andare incontro anche a coloro che hanno sbagliato a compilarla».
L’episodio più ‘datato’ ma anche quello più grave ha invece riguardato Gianluca Del Mastro, eletto a settembre come esponente ‘civico’ che ha tenuto insieme la coalizione di grillini e Pd. Giovedì 7 gennaio il primo cittadino si è visto recapitare all’ufficio protocollo del Comune una busta con un proiettile ed una lettera minatoria. Non è la prima volta che Del Mastro, da quando è alla guida del Comune, riceve simili intimidazioni. «Subito dopo la mia elezione – ha detto – abbiamo trovato un proiettile fuori ad una sede elettorale, senza busta né lettere. Anche allora ho denunciato l’accaduto. Questa volta invece il proiettile era in una busta contenente anche una lettera nella quale mi si chiede di dimettermi per il mio bene. Ma non ho avuto modo di leggerla, perché appena abbiamo visto il proiettile si e’ evitato di toccare la missiva per non inquinare le prove». Il sindaco ha affermato che al momento non sono stati varati atti particolari che possano essere specificatamente riconducibili alle minacce. «Stiamo lavorando in piena trasparenza – ha concluso – seguendo la linea del rinnovamento promesso in campagna elettorale».
lunedì, 11 Gennaio 2021 - 07:45
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