Polizze ‘fantasma’, sgominata organizzazione con base in Campania. Oltre mille automobilisti truffati


Era una organizzazione criminale con ‘base’ nel Napoletano a gestire il giro di polizze false scoperto dal Compartimento di polizia stradale delle Marche in collaborazione con Napoli e Pescara. Un’indagie coordinata dalla Procura di Napoli che ha portato a galla il sistema truffaldino con cui sono stati frodati un migliaio di consumatori. Questi ultimi credevano di avere stipulato vere polizze assicurative per i loro veicoli, in realtà quelle che avevano sottoscritto erano assicurazioni false. Molti se ne sono accorti a loro spese dopo un incidente. Il meccanismo messo in piede dai malviventi prevedeva anche una pagina online con indirizzo web simile a quello di compagnie assicurative importanti, recante prezzi di Rca convenienti e anche un sito sul quale controllare la copertura assicurativa dei veicoli dopo aver pagato con bonifico e carta di debito. Ma era tutto finto.

Dall’operazione ‘Valdez’ è emerso che il sodalizio criminoso con base nel Napoletano gestiva un giro di polizze auto fasulle: in tutto 1.095 con ricavi per 3 milioni di euro. Le indagini erano partite dopo la denuncia di un ignaro automobilista marchigiano aveva subito il sequestro dell’auto per mancanza di assicurazione anche se lui la polizza l’aveva siglata e pagata: la garanzia invece era un bluff. Altre persone si sono accorte solo a seguito di incidenti stradali o sono rimaste a piedi in aree di servizio autostradali dopo controlli.

  La polizia stradale – il procedimento iscritto ad Ancona poi è passato a Napoli per competenza territoriale – ha eseguito quattro arresti su ordinanze di custodia cautelare, chieste dalla Sezione Criminalità Economica della Procura ed emesse dal gip di Napoli, nei confronti di presunti appartenenti alla ‘gang’ per l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Le polizze erano stipulate online: il sito costruito appositamente era strutturato come quelli di una vera società assicurativa, numeri di telefoni diversi ‘deviavano’ le chiamate a un’unica utenza; raccolti i dati di clienti e auto, i truffatori inviano un ‘ottimo’ preventivo invitando a pagare con bonifico e carta di debito. Dopo il saldo, al contraente arrivava via Whatsapp o email un’immagine della polizza e i riferimenti di un sito ad hoc per controllare che fosse tutto in regola mentre in realtà nessuna garanzia era stata stipulata.    La polizia ha verificato l’utilizzo di oltre 350 carte di debito intestate a 249 soggetti coinvolti in varie parti d’Italia e analizzato i movimenti del denaro, individuando il nucleo operativo del sodalizio in territorio di Napoli: alcuni degli indagati erano già gravati da precedenti specifici.

venerdì, 26 Febbraio 2021 - 08:57
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