Giornalisti ‘spiati’ dalla Procura di Trapani, il Ministero della Giustizia invia gli 007


Gli ispettori del Ministero della Giustizia sono stati incaricati dal Guardasigilli Marta Cartabia di compiere urgenti e necessari accertamenti preliminari sulla vicenda dei giornalisti intercettati dalla Procura di Trapani nell’ambito dell’indagine sulle Ong accusate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Un atto preannunciato già ieri, dopo che il caso è esploso nella sua gravità in seguito alla pubblicazione dell’articolo di Andrea Palladino sul quotidiano ‘Domani’.

Secondo quanto emerso, i cronisti che si occupano di immigrazione e che seguono le inchieste della Procura trapanese sarebbero stati intercettati per mesi: il contenuto delle loro conversazioni, anche personali, anche con i loro avvocati, è stato trascritto in centinaia di pagine confluite nelle 10mila dell’inchiesta dei magistrati siciliani. Una situazione incresciosa che ha determinato la ferma presa di posizione dell’Ordine nazionale dei giornalisti e, ora, anche l’intervento degli 007 di via Arenula su ‘mandato’ del ministro. Il passo successivo all’invio degli ispettori, e solo se da questi verranno determinate conclusioni, sarà l’avvio di una procedura disciplinare nei confronti di quegli stessi magistrati.

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«Occorre far luce su una vicenda inquietante e inammissibile – ha dichiarato il segretario generale della Federazione nazionale della stampa Raffaele Lorusso commentando la svolta –  Non basta dire che le intercettazioni saranno distrutte, bisogna chiarire e spiegare perché numerosi giornalisti non indagati per alcun reato sono stati sottoposti a intercettazione, calpestando l’articolo 21 della Costituzione e il diritto alla protezione delle fonti»

Stefano Ceccanti, capogruppo in Commissione Affari Costituzionali per il Partito democratico,  ha sollecitato insieme ad altri 30 deputato l’intervento di Cartabia e l’Usigrai chiede la pubblicazione della lista completa dei giornalisti che, seppur non indagati, sono stati ‘spiati’. Cronisti italiani ma, sembra, anche stranieri, di giornali e televisioni (anche della Rai).

Nei prossimi giorni dunque, gli ispettori acquisiranno tutta la documentazione utile a chiarire se le notizie riportare da ‘Domani’ e poi rilanciate da altre testate siano fondate. Poi si dovrebbe avere l’audizione dei magistrati e delle stesse persone intercettate. Nel frattempo la Procura di Trapani ha assicurato la distruzione delle intercettazioni.

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mercoledì, 7 Aprile 2021 - 10:55
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