Una notte d’estate in barca finita in tragedia. Umberto Garzarella, 35enne di Salò, e Greta Nedrotti, 25enne, si erano goduti la serata sul lago di Garda a bordo di una piccola imbarcazione inconsapevoli di quanto sarebbe accaduto dopo poche ore quando un motoscafo guidato da due cittadini tedeschi li ha travolti e uccisi, spezzando le loro vite e i loro sogni. All’alba il natante con la prua sventrata è stato notato mentre andava alla deriva; i controlli disposti hanno portato alla scoperta del corpo di Garzarella mentre solo ore dopo il corpo della giovane amica Greta è stato rinvenuto a 98 metri di profondità all’altezza del porto di Portese. La giovane aveva le gambe parzialmente amputate, una scoperta ha confermato i sospetti degli inquirenti.
La ricostruzione
Secondo quanto hanno stabilito gli investigatori, l’imbarcazione su cui viaggiavano i due giovani è stata travolta da un motoscafo Riva su cui si trovavano due cittadini tedeschi che dopo l’impatto non si sono fermati, non hanno prestato soccorso né chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, hanno parcheggiato il natante in un cantiere di Salò e fatto poi tranquillamente rientro in albergo. Qui, peraltro, sono stati subito notati perché erano feriti. Rintracciati, sono stati portati in caserma e poi in ospedale per le analisi del sangue, al fine di chiarire se avessero bevuto o assunto droghe. Agli inquirenti hanno detto di non essersi accorti di nulla. Sul motoscafo che guidavano i carabinieri però hanno trovato visibili tracce del legno della barca travolta, prova che li ha incastrati. Sul caso indaga la Procura di Brescia. Trattandosi di un incidente in mare, per il quale non vale la normativa sull’omicidio stradale, non potrà essere disposto fermo.
lunedì, 21 Giugno 2021 - 09:09
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