Non un ‘semplice’ balordo che inneggiava su chat e social alla vittoria di Daesh o alla morte degli occidentali. Ma un combattente dell’Isis, uno che ha imbracciato le armi del terrorismo islamica in Siria, che dell’Isis è stato responsabile militare ed era ricercato in tutto il mondo. Afia Abderrahman, marocchino di 29 anni, si nascondeva in Italia, in un anonimo condominio di un Comune della provincia di Salerno, tranquillo davanti a un bar insieme ad altri extracomunitari, è stato rintracciato e arrestato dalla Digos. Nessuno, nel quartiere in cui viveva, sapeva chi aveva di fronte; ignorava che il 29enne era un combattente dello Stato islamico che è stato operativo sui fronti più caldi del conflitto come la Siria. Se ne saranno resi conto quando Afia ASbderrahman è stato accerchiato e bloccato dagli agenti nel corso di un’operazione comunque compiuta con estrema sicurezza e discrezione proprio per non suscitare allarme tra i clienti del bar.
Così Afia Abderrahman, accusato di aver combattuto prima nelle file di Al Nusra e poi nell’Isis, è stato arrestato dalla polizia a Lago, frazione di Castellabbate, appena 325 abitanti. La cattura è merito di un’indagine che ha coinvolto Anti terrorismo, Digos di Napoli e Salerno, Aisi, e servizi segreti marocchini. Nei confronti dell’uomo era stato emesso un mandato di cattura da parte del procuratore generale presso la corte d’appello di Rabat, in Marocco, il 28 giugno, esteso a livello internazionale l’8 luglio.
Come spiega Antonio Bocelli, dirigente della Digos di Napoli, l’uomo «era colpito da un mandato di arresto internazionale emesso dalle autorità marocchine in quanto ritenuto affiliato all’Isis. Sia la Spagna che la Francia lo avevano segnalato in regime Schengen come soggetto pericoloso». Bocelli evidenzia che «d’altro canto bisogna considerare che lo stesso soggetto in unprimo momento aveva aderito alla formazione Al Nusra, affiliata ad Al Qaeda, e successivamente era invece passato ad aderire al sedicente Stato islamico».
Associazione a delinquere finalizzata alla preparazione e alla commissione di atti di terrorismo, detenzione illegale di armi, raccolta di fondi per il finanziamento del terrorismo e minacce all’ordine pubblico le accuse che vengono ipotizzate a suo carico. Il ricercato, grazie ad un importante contributo dell’Aisi e della Dgst (la Direzione Generale per la Sorveglianza del terrorismo del Marocco, è stato localizzato e poi catturato dopo un’approfondita attività di ricerca effettuata dalle Digos di Napoli e Salerno con il coordinamento della Dcpp/Ucigos – Servizio per il Contrasto all’ Estremismo e Terrorismo Esterno ed il contributo del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che tramite canali Interpol ha subito acquisito la documentazione necessaria all’esecuzione del provvedimento restrittivo.
L’operazione si è svolta con il coordinamento dell’autorità giudiziaria di Salerno immediatamente informata della probabile presenza del pericoloso latitante. Il nome del marocchino era finito sotto la lente dell’intelligence già nel 2018 proprio per i suoi trascorsi in Siria, dove era stato nel 2012. Afia Abderrahman si trova attualmente detenuto presso la Casa circondariale di Salerno a disposizione della magistratura e in attesa del perfezionamento della procedura per l’estradizione.
lunedì, 12 Luglio 2021 - 09:34
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