L’Italia passa solo col verde: ecco il Green Pass. Draghi stronca Salvini: «L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire»


«L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire» dice Mario Draghi con la sintesi e lo spessore di uno statista. Nessuna parola mediata, nessuna verità edulcorata: il premier annuncia che dal 6 agosto la vita degli italiani sarà regolata dal Green Pass e lo fa utilizzando argomenti immediati e ragionevoli, senza indugiare nel pathos e andando dritto al punto. Uno schiaffo in pieno viso a quelle forze politiche, anche interne alla sua stessa maggioranza come la Lega di Matteo Salvini, che stanno da tempo strizzando l’occhio ai no vax, agli scettici, agli indecisi e, con l’utilizzo della mascherina prima, e con il certificato verde oggi, stanno seguendo una linea più che ambigua.

«L’economia va bene – dice Draghi –  si sta riprendendo e l’Italia cresce a un ritmo anche superiore a quello di altri Paesi europei», ma incombe, sul futuro prossimo, la variante Delta. Poi spiega con semplicità le ragioni di una scelta che divide i cittadini: «Gli italiani si vaccinino, devono proteggere se stessi e le loro famiglie», «Il green pass non è un arbitrio – continua – ma una condizione per non chiudere le attività produttive. L’estate è già serena e vogliamo che rimanga tale».

Dunque da lunedì 6 agosto i cittadini muniti del certificato potranno continuare a svolgere attività con la sicurezza di trovarsi tra persone che hanno fatto il vaccino o che si sono sottoposte entro le 48 ore precedenti a tampone oppure sono guarite dunque hanno gli anticorpi. In pratica, sono tutte non contagiose. «E’ una misura che dà serenità, non che toglie serenità – spiega il presidente del Consiglio, anche perché «senza vaccinazione si deve chiudere tutto, di nuovo».

L’Italia decide allora di seguire la via francese, forte di un premier che non ha alcun dubbio, non deve rispondere allo scetticismo di un elettorato, non ha consenso da tenere a bada; e infatti l’ex presidente della Bce si è presentato in CdM con tutta l’intenzione di difendere strenuamente la decisione soprattutto dagli attacchi della Lega il cui leader Matteo Salvini, cavalcando l’onda del ni- vax più che del no vax, ha rilasciato una serie di dichiarazioni (e video, e post sui social) in cui soprattutto stigmatizza lo strumento del green pass e la vaccinazione ai minori.

Dopo la conferenza stampa di Draghi, il leghista pubblica un post sui suoi social che è una risposta: «L’obiettivo di tutti, mio come di Draghi, è salvare vite, proteggere gli italiani, la loro salute, il loro lavoro, la loro libertà. Fondamentale mettere in sicurezza i più anziani, i nostri genitori e i nostri nonni, senza penalizzare, rinchiudere o multare i figli e i nipoti – scrive – Comunità scientifiche e governi, come quelli di Germania e Gran Bretagna, che invitano alla prudenza sui vaccini per i minorenni, invitano forse a morire? Per fortuna no. Anche oggi in Italia, come nei giorni passati, il numero di ricoverati in Terapia Intensiva è sotto controllo, 158 (col 98% dei letti vuoti) a fronte dei 385 di un mese fa. Bene, avanti così. Gli italiani, come sempre, si stanno dimostrando un grande popolo, e per loro come per me il principio guida è uno: la Libertà».

Il Green Pass: cos’è, come ottenerlo, quando serve

Ecco quindi cosa cambia dal 6 agosto per gli italiani in base alle nuove regole licenziate ieri dal Consiglio dei Ministri. Il certificato sarà obbligatorio per l’accesso a  piscine, ristoranti, spettacoli e palestre e non solo. Il green pass sarà la garanzia che si è stati sottoposti alla inoculazione almeno della prima dose vaccinale Sars-CoV-2 (validità 9 mesi) che si è guariti dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi) oppure che si è effettuato un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (con validità 48 ore). Restano chiuse, invece, le discoteche per le quali l’esecutivo prevede dei ristori.

«Questa documentazione – si legge nella nota diramata da Palazzo Chigi – sarà richiesta per poter svolgere o accedere alle seguenti attività o ambiti a partire dall’6 agosto prossimo: servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi; musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; sagre e fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione; attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; concorsi pubblici». La certificazione contiene un QR Code con le informazioni essenziali. Agli operatori autorizzati al controllo bisogna mostrare soltanto il QR Code sia nella versione digitale, direttamente da smartphone o tablet, sia nella versione cartacea. La verifica dell’autenticità del certificato è effettuata dagli operatori autorizzati, per esempio nei porti e negli aeroporti, esclusivamente tramite l’app VerificaC19, nel rispetto della privacy. Se il certificato è valido, il verificatore vedrà soltanto un segno grafico sul proprio dispositivo mobile (semaforo verde) e i dati anagrafici: nome e cognome e data di nascita. Il verificatore può chiedere di mostrare anche un documento di identità in corso di validità.

Dopo la vaccinazione oppure un test negativo oppure la guarigione da Covid-19, la certificazione viene emessa automaticamente in formato digitale e stampabile dalla piattaforma nazionale. Quando la certificazione sarà disponibile, sarà inviato un messaggio via sms o via email ai contatti comunicati al momento del vaccino o del test o quando è stato rilasciato il certificato di guarigione; il messaggio contiene un codice di autenticazione (AUTHCODE) e brevi istruzioni per recuperare la certificazione. Si può acquisire la certificazione da diversi canali in modo autonomo: sul sito https://www.dgc.gov.it/web/ con accesso tramite identità digitale (Spid/Cie) oppure con tessera sanitaria (o con il documento di identità se non si è iscritti al Servizio sanitario nazionale) in combinazione con il codice univoco ricevuto via email o sms; nel fascicolo sanitario elettronico; tramite l’App ‘Immuni’ e presto sull’App IO. In caso non si disponesse di strumenti digitali, si può recuperare il certificato sia in versione digitale sia cartacea con la tessera sanitaria e con l’aiuto di un intermediario: medico di medicina generale, pediatra di libera scelta, farmacista.

Cosa rischia chi non rispetta le regole? Quali sono le sanzioni? “I titolari o i gestori dei servizi e delle attività autorizzati previa esibizione del Green Pass sono tenuti a verificare che l’accesso a questi servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni. In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni”, precisa Palazzo Chigi dopo il varo del decreto covid.

venerdì, 23 Luglio 2021 - 08:06
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