Conferma l’intenzione di ricorrere al Consiglio di Stato e denuncia tentativi «da parte di alcuni di avvicinare i nostri candidati nel per accaparrarsi il loro sostegno». Catello Maresca il giorno dopo l’esclusione di quattro delle sue undici liste commenta con la stampa la decisione del Tar Campania che ha mandato in frantumi la sua coalizione e non rinuncia a riservare una dose di veleno al candidato Pd- Cinque Stelle Gaetano Manfredi o «DeManfredi» come lo bolla il magistrato.
L’appuntamento è al Teatro Troisi di Fuorigrotta, dove si sono presentati non solo i candidati delle liste civiche ancora in corsa ma anche di quelle escluse, come l’avvocato Gabriele Esposito, componente dell’Ordine degli avvocati di Napoli che era nella civica “Catello Maresca Sindaco” esclusa dal Tar.
«Noi siamo vivi e vegeti e andiamo avanti alla faccia di tutti coloro che vorrebbero vincere facile con le carte bollate – dice Maresca – Mi assumo tutte le responsabilità e chiedo scusa ai candidati per i patemi d’animo che subiscono e i ritardi». Torna sulla questione giudici, che gli eri gli ha attirato severe critiche. Ammorbidisce i toni: «Per noi i nemici non sono i giudici, quelli del Tar e non saranno quelli del Consiglio di Stato. Accetteremo qualsiasi verdetto che sia pronunciato». E sugli errori commessi nella presentazione delle liste: «Alcune liste sono state escluse per incompletezza nel deposito della documentazione perché non ci hanno permesso di far entrare chi è arrivato per tempo, due minuti prima della chiusura. Cercheremo di spiegarlo meglio, forse non siamo stati abbastanza incisivi davanti al Tar».
DeManfredis
La vera minaccia per Napoli, dice l’ex pm «si chiama Manfredi, la minaccia si chiama DeManfredis. Un organismo politico geneticamente modificato: è una metà de Magistris e per l’altra metà Manfredi: che sta raccogliendo tutta la generazione politica che ci ha allietato negli ultimi dieci anni». Una cordata di «potere che parte da Nola e finisce a Sant’Antimo e che vuole venire governare a Napoli. Noi siano la vera alternativa».
«La nomenclatura di de Magistris, ad iniziare dal vicesindaco, alcuni assessori e consiglieri comunali stanno con Manfredi. E’ un fenomeno chiaro: questa migrazione à un dato oggettivo. E sono questi i nostri avversari e li dobbiamo combattere».
Il mercato delle vacche
Maresca denuncia poi in conferenza avvicinamenti sospetti ai suoi candidati esclusi al fine di captarne il bacino di consensi. «Sulla nostra vicenda si registra uno sciacallaggio puro – afferma – Prima del morto già si vogliono accaparrare i monili. Mi dicono che si è già aperto il mercato delle vacche. Chiederò che ci sia la massima attenzione» ha proseguito.
«Mi sembra davvero di cattivo gusto il tentativo da parte di alcuni di avvicinare i nostri candidati per accaparrarsi il loro sostegno- aggiunge – Il voto di scambio è un reato e se queste pratiche dovessero continuare presenteremo un esposto».
I partiti
Infine i rapporti con i partiti della coalizione, in primis la Lega che è rimasta fuori dalla competizione dopo l’esclusione di “Prima Napoli”. «I rapporti con la Lega sono di collaborazione e di confronto – ha detto Maresca – così come con gli altri partiti. Andiamo avanti coesi».
martedì, 14 Settembre 2021 - 13:18
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