Italia e Ue in lutto, morto David Sassoli: era presidente del Parlamento europeo

David Sassoli, giornalista e politico

Il ricovero in ospedale appena due settimane fa. Stamattina la notizia della morte. David Sassoli, giornalista e presidente del Parlamento europeo, si è spento nella notte. Gli è stata fatale una polmonite causata dal batterio della legionella.

Sassoli era stato ricoverato una prima volta il 15 settembre all’Hopital Civic di Strasburgo, ma la convalescenza si era rivelata complicata, tanto che, per l’esponente dei socialdemocratici europei e del Pd, si è reso necessario un secondo ricovero il 26 dicembre «per il sopraggiungere – come scrive il portavoce Roberto Cuillo – di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario».

Nato a Firenze, David Sassoli cresce a Roma dove diventa giornalista, la sua prima grande passione. Assunto in Rai nel 1992, diventa uno dei volti più noti e familiari al grande pubblico come conduttore del Tg1. E’ l’inizio di una brillante carriera: viene promosso vicedirettore. Quindi entra in politica, altra sua grande passione, come europarlamentare del Partito democratico nel 2009. Nel 2013 viene candidato alle primarie per il sindaco di Roma, conclusesi con la vittoria di Ignazio Marino. Poi l’arrivo nelle istituzioni dell’Unione, esperienza culminata con l’elezione alla guida dell’assemblea di Strasburgo il 3 luglio del 2019. A Sassoli sono sempre stati riconosciuti impegno, competenza ed eleganza.

Nel suo ricordo di Sassoli, Cuillo ha ricordato come il presidente avesse «vissuto il suo impegno da presidente del Parlamento Europeo e suo impegno da giornalista come missione per riavvicinare le istituzioni europee ai cittadini. Un uomo buono, tenace, che ha combattuto contro il male in questi ultimi giorni».

Da ricordare le parole di Sassoli in occasione del discorso di insediamento alla presidenza del Parlamento Ue: «Dobbiamo avere la forza di rilanciare il nostro processo di integrazione, cambiando la nostra Unione per renderla capace di rispondere in modo più forte alle esigenze dei nostri cittadini e per dare risposte vere alle loro preoccupazioni, al loro sempre più diffuso senso di smarrimento. La difesa e la promozione dei nostri valori fondanti di libertà, dignità e solidarietà deve essere perseguita ogni giorno dentro e fuori l’Ue». Sassoli richiamò tutti alla necessità di recuperare «lo spirito di Ventotene e lo slancio pionieristico dei Padri fondatori, che seppero mettere da parte le ostilità della guerra, porre fine ai guasti del nazionalismo dandoci un progetto capace di coniugare pace, democrazia, diritti, sviluppo e uguaglianza».

martedì, 11 Gennaio 2022 - 08:19
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