Le dimissioni dagli incarichi di partiti sono arrivate nella giornata di ieri. In silenzio. Nicola Oddati, un lungo trascorso nella politica napoletana e fedelissimo dell’ex segretario nazionale del Pd Zingaretti, lascia – con una lettera indirizzata a Enrico Letta – il ruolo di responsabile Agorà Dem e di commissario del Pd di Taranto. E, contestualmente, si autosospende dal partito.
Lo fa come conseguenza dell’inchiesta della procura di Napoli che lo ha iscritto nel registro degli indagati con la pesante accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d’asta. Reati fine contestati in concorso con l’imprenditore di Pozzuoli Salvatore Musella, legale rappresentante della Cytec che opera su tutto il territorio nazionale.
Tutte le tappe dell’inchiesta
A Oddati la procura contesta di avere accettato soldi in almeno cinque occasioni: quel denaro, è la tesi dei pubblici ministeri Stefano Capuano e Immacolata Sica, era il compenso di una mediazione: Oddati avrebbe dovuto «favorire l’aggiudicazione di concessione e appalti» per Musella, ricercando «contatti e relazioni utili».
E la rete che Oddati avrebbe cercato di costruire per aiutare l’imprenditore sarebbe arrivata fino in Puglia.
Negli atti vi sono anche segnati gli importi del denaro dato a Oddati: in un’occasione il politico avrebbe percepito 20mila euro (estate 2021), a fine febbraio avrebbe avuto 4mila euro. Per la procura sarebbero soldi dell’imprenditore anche quelli trovati in possesso di Oddati a Roma Termini: il politico fu fermato durante un controllo (disposto nell’ambito delle indagini per trovare riscontri al materiale in quel momento raccolto) e venne trovato in possesso di 14mila euro in contanti.
Nel mezzo, insistono i magistrati, una serie di regali, tra i quali il soggiorno in un albergo, lavori in un appartamento, abiti firmati.
L’inchiesta nella quale Oddati è rimasto imbrigliato è quella sul progetto di recupero del rione Terra che vede indagate 12 persone, tra quali anche il sindaco uscente (del Pd) Vincenzo Figliolia. Il primo cittadino è accusato di turbativa d’asta e corruzione.
sabato, 30 Aprile 2022 - 10:31
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