Svolta nelle indagini sul ferimento della 41enne Veronica, travolta da uno scooter mentre si trovava all’esterno del ristorante ‘Cala la pasta’, gestito dal marito, in via Tribunali a Napoli.
Nella giornata di ieri, gli uomini della Squadra Mobile di Napoli hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, tre persone, per due delle quali è scattato il carcere. In prigione è finito il 19enne Patrizio Bosti, figlio del ras Ettore Bosti e nipote di Patrizio Bosti. Carcere anche per il 19enne Giorgio Marasco. Entrambi sono accusati di violenza privata e favoreggiamento personale, aggravati dalle modalità mafiose. Arresti domiciliari, invece, per Gennaro Vitone, di 21 anni, accusato di lesioni personali stradali con l’aggravante della fuga.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, ad investire la donna e un turista argentino sarebbe stato Gennaro Vitone che procedeva tra i vicoli a velocità sostenuta. Per consentire la fuga al centauro ed assicurargli l’impunità in ordine al reato di lesioni stradali, sono intervenute diverse persone che hanno aggredito fisicamente, minacciato, sia il titolare del ristorante, sia lo chef anche al fine di indurli a non presentare denuncia nei confronti del conducente del veicolo investitore e, anche mediante l’utilizzo di un’arma, i turisti argentini intervenuti in ausilio del loro amico ferito. Gli stessi, che cercavano di evitare che il motociclo a mezzo del quale era stato cagionato il duplice investimento stradale venisse prelevato, sono stati aggrediti anche mediante il lancio di tavolini e sedie.
martedì, 14 Giugno 2022 - 10:22
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