La palude delle giunte municipali a Napoli, per la maggioranza del sindaco Manfredi. Dopo il primo strappo del presidente Sandro Fucito (Ponticelli-Barra-San Giovanni a Teduccio), anche Giovanna Mazzone (Chiaia-Posillipo-San Ferdinando) nomina tre mini assessori. Intanto il difensore civico della Regione, Giuseppe Fortunato, comunica la sua richiesta al prefetto: rimuovere tutti i presidenti di Municipalità, causa inerzia nel varare le giunte. Una paralisi – in atto da 8 mesi – determinata dai veti incrociati nella variopinta coalizione di Manfredi. Le tante anime della maggioranza – nonostante i ripetuti inviti del sindaco – non riescono ancora a trovare la quadra, per spartirsi le poltrone municipali.
NOMINATA LA GIUNTA DELLA I MUNICIPALITA’
«La I Municipalità ha la sua Giunta». Mazzone annuncia la fumata bianca nel pomeriggio. «Pur riconoscendo il grande lavoro svolto in questi mesi dai partiti di coalizione per cercare di garantire a tutti la giusta rappresentanza, cogliendo l’ invito del Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – scrive su Facebook il presidente della I Municipalità -, questa mattina ho provveduto a nominare la squadra che insieme a me porterà avanti le politiche del territorio della I Municipalità». La giunta è composta da «profili legati ai nostri quartieri e nomi che rappresentano i partiti e le liste che hanno ottenuto maggior numero di voti in consiglio Municipale. Un atto di democrazia riconosciuto e condiviso dalla maggioranza del parlamentino della I Municipalità».
I mini assessori ( in foto) sono Marcello Matrusciano, storica figura del Pd a Posillipo, nominato vicepresidente con deleghe a Manutenzione, Igiene Urbana, Rapporti con il consiglio; Benedetta Sciannimanica, esponente di Europa Verde a Chiaia, delegata per Politiche Sociali,Cultura e Turismo, Formazione e Sport; Alberto Ruffolo, in quota alla lista moderata Azzurri, con deleghe ad Ambiente, transizione ecologica, mare, decentramento e bilancio. «Sono l’espressione migliore – aggiunge Mazzone – che potessi avere poiché negli anni si sono sempre distinti per il loro impegno e dedizione sia fuori che all’interno dell’istituzione cittadina». Il presidente precisa: «Manca un ultimo tassello che insieme ai gruppi di maggioranza decideremo nei prossimi giorni».
L’AFFONDO DEL DIFENSORE CIVICO
Dopo lo scontro al Tar con Palazzo San Giacomo, il difensore civico torna alla carica. «In data 4 maggio – riepiloga una nota di Fortunato – scartata l’ipotesi di provvedere in via sostitutiva con il commissariamento ad acta, non avendo accolto il comune di Napoli il mio spirito cooperativo per evitare le conseguenze della protratta inadempienza nelle nomine degli assessori – avevo già richiesto al Prefetto di intervenire sull’inerzia rispetto alle dovute nomine degli assessori municipali. Il Tar Campania in data 13 maggio ha anch’esso evidenziato che l’inerzia delle nomine degli assessori municipali comporta impossibilità di funzionamento dell’ente e ha sottolineato, quindi, che occorrono i conseguenti rimedi». Per Fortunato, visto lo stallo, i rimedi devono essere drastici. «Sono oramai conclamate non solo l’inerzia, non smentibile, ma anche – spiega – le legali gravi conseguenze di tale inerzia. Considerato che l’ordinanza cautelare pubblicata il 13 maggio non è stata impugnata in tale specifico punto che ricorda l’impossibilità dell’ente di funzionare, che oggi non è più impugnabile e che, per il rispetto che dobbiamo alla magistratura, deve essere eseguita in ogni punto, ho chiesto di attivare la procedura per la rimozione dei Presidenti di Municipalità persistentemente inadempienti e per lo scioglimento dei consigli che sono i rimedi previsti dall’ordinamento».
Il difensore civico non rinuncia a puntualizzare «che non esiste alcuna sentenza, come falsamente riportato da taluna stampa, sul mio commissariamento ad acta, essendosi solo svolta la fase cautelare, ma che in sede giudiziaria, non avendo dato il Comune alcuna giustificazione, sono emersi i più gravi profili». Ma Fortunato va oltre: «Nel ricordare la fiduciarietà delle nomine degli assessori municipali da parte dei Presidenti, eletti dal popolo, e l’improrogabilità delle stesse, denuncio l’illecito pressing, nonostante l’intervenuta pronuncia giudiziaria, sui Presidenti a non nominare ancora gli assessori e le responsabilità dirette, sotto vari profili, degli stessi Presidenti per le protratte mancate nomine».
A tal fine, il difensore civico sta «per invitare ciascun Presidente di Municipalità, stanti le conseguenze amministrative della grave omissione e le personali responsabilità, ad approfondire in un incontro ogni aspetto». Auspicando «le improrogabili nomine degli Assessori, a ogni Presidente – riferisce l’ombudsman – consegnerò, per l’Assessore municipale competente, una distinta foto di una rilevante situazione di degrado municipale, giustamente rilevata da Cittadini, da risolvere immediatamente». Al prefetto di Napoli, Fortunato preannuncia la convocazione dei presidenti di Municipalità, ai sensi della legge regionale istitutiva del difensore civico.
DEMA: «IL PREFETTO DIA SEGUITO A RICHIESTA DEL DIFENSORE CIVICO”
A sostegno dell’iniziativa di Fortunato si schiera demA, il movimento dell’ex sindaco de Magistris. «La questione delle nomine delle Giunte delle Municipalità ha assunto tratti grotteschi – attaccano Donatella Chiodo e Rosaria Galiero, componenti della segreteria cittadina degli arancioni -. Neanche l’impulso giudiziario è stato sufficiente a smuovere l’amministrazione dal torpore in cui è caduta riguardo questa faccenda, tanto che il difensore civico Giuseppe Fortunato oggi ha scritto al Prefetto per chiedere lo scioglimento dei parlamentini per inadempienza del proprio ruolo. A questo punto arriva la pezza che a stento compre il buco del sindaco Manfredi che con una nota invita i Presidenti a nominare gli assessorini entro 15 giorni, pena l’adozione di conseguenziali atti sostitutivi».
Per Chiodo e Galiero «evidentemente la minaccia deve avere avuto effetto, visto che la Presidente della I Municipalità Giovanna Mazzone ha prontamente eseguito nominando 3 dei 4 delegati». Ma questi sono «passi da lumaca per queste istituzioni che in una città come Napoli hanno complessità pari a capoluoghi di provincia, dove non è possibile dover ulteriormente attendere il via alle attività per rispondere alle esigenze dei cittadini». Le dirigenti di demA ricordano: «Abbiamo già più volte denunciato e richiamato il Sindaco a intervenire, ma a parte qualche dichiarazione alla stampa, nulla è accaduto se non oggi a distanza di otto mesi dalle votazioni di ottobre 2021. Neanche la pubblicazione dello schema Excel ha animato chi di dovere nel procedere con delle scelte di ragionevolezza».
DemA, quindi, chiede al prefetto Palomba «di dare seguito alla richiesta del Difensore Civico». Napoli «merita di essere amministrata con coraggio – chiosano Chiodo e Galiero-, chi ha l’onore di rappresentare le istituzioni è chiamato a fare delle scelte anche se queste possono provocare malcontenti. Tutto questo tempo non è passato per scegliere i profili migliori espressione dei territori, ma per far quadrare le aspettative delle numerose liste che si erano presentate alle elezioni».
mercoledì, 15 Giugno 2022 - 15:32
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