Dieci vittime accertate, di cui 6 identificate. E ancora un disperso da rintracciare. In Marmolada anche oggi è giornata di ricerche. Per il terzo giorno consecutivo, 14 unità interforze e 2 squadre cinofile sono tornate sul fronte della colata di ghiaccio della Marmolada che domenica si è abbattuta a 300 chilometri all’ora su due cordate di alpinisti. Le ricerche via terra proseguiranno fino a quando le condizioni meteo lo consentiranno. Intanto, sono in funzione anche i droni che stanno facendo ricognizioni ravvicinate anche nella parte più alta del ghiacciaio.
Per la giornata di oggi in tutto il Comun general di Fascia è stato proclamato il lutto cittadino. Nella chiesa parrocchiale di Canazei, alle ore 18, è prevista la celebrazione a suffragio delle vittime concelebrata dall’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, dal vescovo di Vicenza, Beniamino Pizziol, e dal parroco Mario Bravin, che in questi giorni è stato impegnato anche nell’attività di supporto alle operazioni in corso in qualità di vice ispettore distrettuale del corpo dei vigili del fuoco volontari del Trentino. Gli esercizi pubblici e le attività produttive della zona sono state invitate ad abbassare le serrande tra le 18 e le 18.10. E’ un modo per stringersi alle famiglie che oggi piangono i loro carichi vittime della valanga. Gli identificati, come dicevamo, sono sei: si tratta dei tre escursionisti originari del Veneto (Filippo Bari, Paolo Dani e Tommaso Carollo), dell’alpinista trentina (Liliana Bertoldi), e dei due turisti della Repubblica Ceca (Pavel Dana e Martin Ouda).
Intanto, in una lettera diffusa dall’avvocato Massimo Simonini, legale dei famigliari degli escursionisti Davide Miotti e Erica Campagnaro (marito e moglie), la cui sorte non è ancora nota, si chiede “se non vi fossero autorità pubbliche preposte a verificare lo stato di un crepaccio, che per sua natura può causare distaccamenti, situato a monte di una meta turistica ad alta frequentazione” come la Marmolada. La lettera segue l’intervento della glaciologa dell’Università degli studi di Milano, Adele Diolaiuti, che su Radio Rai Tre, riferendosi alla Marmolada avrebbe parlato – sempre secondo il legale – di «un distacco del ghiacciaio causato da un crepaccio molto ampio». «Si chiede che le indagini facciano luce sul ruolo che possono avere avuto in questa tragedia l’Ufficio previsioni e pianificazione della Provincia autonoma di Trento e l’ufficio della Protezione civile», conclude il legale.
sabato, 9 Luglio 2022 - 09:01
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