Il Dl Aiuti, pacchetto di misure da 17 miliardi per famiglie e imprese, ancora bloccato. Lo stallo è stato innescato ormai da giorni dalla ‘lite’ sul Superbonus che ha già fatto slittare l’approvazione in Parlamento e può costituire una pesante zavorra per il terzo decreto di sostegni che il Governo intende varare in vista di un autunno caldo di rincari e crisi energetica.
A tenere il coltello dalla parte del manico è il Movimento Cinque Stelle, artefice del rallentamento perché difende il Superbonus. Ma, sostiene il leader pentastellato Giuseppe Conte, non si tratta di ricatto e il Movimento «è pronto a ritirare» gli emendamenti presentati per fare ripartire la cessione dei crediti e così «salvare 30-40mila aziende che falliscono». Tutto questo però solo se il Governo interviene rivedendo la responsabilità in solido in capo alle banche e agli intermediari che acquistano i crediti di imposta generati dai bonus edilizi.
Tutti i partiti sono a favore dello sblocco del meccanismo ma sulla via da seguire ancora non c’è l’intesa, che fa rinviare di ora in ora la seduta delle commissioni al Senato chiamate all’esame degli emendamenti.
Il Governo ha previsto che rimanga la responsabilità solidale solo nei casi di dolo e colpa grave, o se emerge una frode e chi ha acquistato il credito non ha fatto adeguati controlli. Il problema riguarda però la dalla quale applicare le nuove norme (un’ipotesi sarebbe per le cessioni dal 2 maggio in poi ma si tratta ancora). Di sicuro bisognerà sbloccare, e in fretta, una situazione che sta diventando spinosa anche politicamente.
La scorsa settimana, scrive l’Ansa, Fratelli d’Italia aveva posto come condizione l’ok al decreto bis prima di sedersi per dare l’assenso all’uso dell’extragettito fiscale dei mesi estivi e il tempo è oramai agli sgoccioli tra la campagna elettorale, giunta alle ultime due settimane, e gli impegni del premier che dal 19 settembre sarà per tre giorni a New York per l’assemblea generale dell’Onu. Al suo rientro mancherebbero appena due giorni al voto.
Ma l’intenzione, si legge ancora sull’agenzia di stampa, è di portare il Consiglio dei ministri il decreto aiuti ter entro venerdì per mettere in sicurezza anche i prossimi 12-13 miliardi complessivi (che si aggiungono ai circa 50 miliardi stanziati finora per far fronte alla crisi energetica e al caro bollette. Le risorse andranno in gran parte alle imprese, per prorogare ed eventualmente rafforzare il credito d’imposta, mentre sul tavolo rimane ancora anche la Cig scontata. Per le famiglie potrebbe arrivare un ampliamento della platea del bonus sociale: oggi si applica fino ai 12mila euro di Isee ma questo tetto potrebbe salire.
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martedì, 13 Settembre 2022 - 10:32
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