Caos trasporti pubblici a Napoli, Assoutenti valuta azioni: «Anm pensi se rimborsare gli abbonamenti»

di Gianmaria Roberti

Caos trasporti pubblici a Napoli, Assoutenti sta «valutando le azioni da intraprendere» dice il delegato provinciale per la mobilità, Antonio Di Gennaro.

Oggi altra giornata di passione, per gli utenti, col blocco della linea 1 della metropolitana. Un guasto tecnico ha determinato, per oltre 2 ore, lo stop alle corse sull’intera tratta che abbraccia i luoghi di maggiore interesse turistico. La circolazione dei treni è stata sospesa alle 13.45, a causa di un problema ad uno scambio. Dalle 16 è tornata regolare: si fa per dire.

L’ennesimo tilt del metrò si è aggiunto alla chiusura della funicolare di Chiaia. L’impianto è fermo dal 1 ottobre, per la revisione ventennale obbligatoria. Ma la gara per la manutenzione, sinora, è andata deserta. I circa 15.000 utenti giornalieri, per almeno 6 mesi – o forse più – dovranno scordarsi la funicolare. L’Anm ha allestito un servizio di navetta sostitutiva, la linea NC (Parco Margherita/via Cimarosa). Assoutenti Campania, però, considera la misura colma. «Ennesimo blocco quest’oggi di Linea 1, con disagio per gli utenti – sottolinea Di Gennaro – . Già nella giornata di ieri vi erano stati problemi con forti ritardi, per nulla chiariti, con attese arrivate anche a 55 minuti. Chiediamo di conoscere i motivi di questi continui guasti e disservizi, fermo della metro, per accertare e risolvere tutti i problemi tecnici, e istituendo una valida “linea alternativa” a mezzi su gomma fino alla soluzione». E inoltre «si pensa anche di chiedere parziale rimborso degli abbonamenti». Di Gennaro ricorda che «di recente è stato anche aumentato il costo del biglietto, a fronte di un servizio che è sempre peggiore».

La sigla di difesa dei consumatori invoca spiegazioni. «Per la funicolare di Chiaia, vorremmo capire – spiega il delegato provinciale – come mai sia stato fatto un intervento nel 2015, quando non erano ancora trascorsi i 20 anni previsti dalla legge, e come mai adesso dopo 7 anni viene di nuovo avviata una manutenzione straordinaria. Vorremmo sapere se l’organismo di controllo, che un tempo era l’Ustif, l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi, poi confluito nell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, ha verificato se ci sono state irregolarità o incompletezze». Perché «se ci sono state delle incompletezze in occasione delle prima manutenzione, chi non ha provveduto dovrebbe assumersene la responsabilità». Di Gennaro domanda: «Come mai dopo aver tenuto la stazione chiusa per un paio di mesi, nel 2015, dopo 7 anni siamo punto e daccapo?».

L’esponente di Assoutenti evidenzia «la estrema fragilità nell’organizzazione del trasporto pubblico a Napoli, di superficie e non di superficie». E lancia una stoccata all’assessore comunale ai Trasporti, Edoardo Cosenza: «Non fa altro che parlare di cose da realizzare, ma su come cercare di risolvere i problemi quotidiani non c’è nessuna presa di posizione».

martedì, 4 Ottobre 2022 - 20:03
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