Oltre 300mila euro andati in fumo. Soldi destinati a nuclei familiari in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica e finiti nelle tasche di persone che non ne avevano diritto.
A Trieste la Guardia di Finanza ha accertato che 141 persone, tutti stranieri, hanno ottenuto indebitamente dall’Inps il Reddito di emergenza, la misura di sostegno economico istituita con l’articolo 82 del D.L. 19 maggio 2020. Il sistema per ottenere l’erogazione poggiava su false auto-dichiarazioni.
L’importo complessivo erogato indebitamente ammonta a 317.940 euro. Nello specifico i richiedenti non avevano diritto perché la normativa esclude dal beneficio tutti coloro che soggiornano gratuitamente presso strutture pubbliche, cosa invece che accomunava i 141 richiedenti (ospiti in strutture dislocate nella Provincia triestina a spese dello Stato).
Grazie a controlli sulla cosiddetta “Dorsale Informatica” sono emersi gli illeciti. I soggetti sono stati sanzionati per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, un reato punito con una sanzione amministrativa da 5.164 a 25.822 euro, per un totale massimo complessivo di sanzioni pari a 953.000 euro e l’avvio delle procedure per il recupero degli importi non spettanti. Ulteriori accertamenti sono tuttora in corso per individuare eventuali ipotesi di reato di competenza dell’Autorità Giudiziaria.
mercoledì, 5 Ottobre 2022 - 15:14
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