Laici Csm, il Parlamento fa saltare l’elezione. Sale a 73 il numero delle auto-candidature: chi sono gli ultimi aspiranti


Le candidature continuano ad arrivare, nonostante per l’elezione dei laici al Consiglio superiore della magistratura i tempi si siano allungati divenendo persino incerti.

A fine novembre la Conferenza dei Capigruppo della Camera ha cancellata la data del 13 dicembre inizialmente fissata affinché Camera e Senato, in seduta comune, designassero i 10 laici che devono completare il nuovo Csm. I membri togati sono stati eletti da un pezzo ma di fatto sono fermi in panchina in attesa delle decisioni del Parlamento. Così a lavoro c’è ancora il vecchio Csm che sta operando in prorogatio.

Mentre si è in attesa di sapere quale sarà la nuova data per l’elezione dei 10 laici, continuano ad arrivare le candidature. Per ora sono tutte autocandidature, quelle ciò proposte dai diretti interessati. I gruppi parlamentari, invece, non hanno ancora scoperto i loro candidati.
Ad oggi, in base all’ultimo aggiornamento dell’elenco della Camera avvenuto il 2 dicembre, vi sono 73 candidati.

Come già esaminato da Giustizia News24 in altri articoli si sono presentati diversi ex parlamentari, ci sono molte donne del Sud e numerosi professionisti provenienti da Napoli. Ci sono poi professionisti legati anche alla politica.

Tra i nomi ‘nuovi’ che spuntano dall’elenco vi è quello dell’avvocato Mauro Anetrini, noto e stimato penalista del Foro di Torino e una carriera lunga quasi 40 anni. Allievo di Giovanni Conso e Marcello Gallo, Anetrini è un liberale con simpatie per il Carroccio. Simpatie ricambiate.
Non sfugge poi il nome del penalista astigiano Pierpaolo Berardi, protagonista della battaglia contro il concorso in magistratura del 1992. Berardi, che a quel concorso fu bocciato senza che le sue prove fossero mai correte, ha intrapreso una crociata per chiedere verità su quanto accaduto in quel concorso.

In corsa anche Fabrizio Cesetti, già parlamentare ed esponente del Partito democratico. Attualmente è consigliere regionale nelle Marche, rieletto nel settembre 2020.

A fine novembre ha presentato la sua candidatura l’avvocato nisseno Massimo dell’Utri, in orbita centrodestra. Il professionista siciliano è molto vicino all’ex ministro Saverio Romano, che lo aveva nominato in un ente del ministero dell’Agricoltura durante la sua guida. Dell’Utri è stato alla guida di ‘e-Servizi’, la società partecipata della Regione che si occupava di digitale. Dell’Utri si è dimesso nel 2019. L’avvocato è stato coordinatore regionale siciliano del movimento politico Cantiere popolare, alle ultime elezioni regionali in Sicilia si è candidato con il gruppo ‘Popolari e autonomisti’ – Noi con la Sicilia a sostegno di Schifani presidente. Non è stato eletto.

—- Chi sono gli altri candidati —

domenica, 4 Dicembre 2022 - 17:02
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