Allora non è vero che a Napoli va tutto male. Se sono veri i numeri che piazzano il capoluogo partenopeo agli ultimi posti in Italia per vivibilità, occupazione giovanile e qualità dei servizi sanitari; sono veri anche quelli legati alla qualità del mare. E soprattutto sono ottimi. Finalmente i napoletani possono sorridere, perché dati alla mano, è difficile trovare un capoluogo di provincia che si affaccia sul mare che può contare su acqua pulità e balneabilità di quasi tutta la costa della città. Con deliberazione di Giunta Regionale della Campania numero 137 del 13 marzo scorso sono state individuate le acque destinate all’uso balneare e i relativi punti di campionamento per la stagione balneare 2018. Secondo quanto viene fuori dalla ricerca eseguita dall’Arpac e trasmessa a inizio aprile al Comune di Napoli per i provvedimenti del caso, il mare napoletano è buono. Anzi eccellente. Con la stagione estive alle porte, dunque, i napoletani possono scegliere di rimanere in città per trovare un po’ di refrigerio e fare qualche bagno.
Sono state catalogate come eccellenti le acque di Nisda, Posillipo, Marechiaro, Trentaremi, Punta Nera, Donn’Anna, Capo Posillipo, via Partenope e Lungomare Caracciolo. Sufficiente, invece, la qualità dello specchio d’acqua davanti a piazza Nazario Sauro. I punti migliori in assoluto sono Nisida e Posillipo con oltre 2 chilometri di costa pulita. Nonostante un netto miglioramento rispetto al passato, rimangono irrisolti due problemi che purtroppo si trascinano da anni. Si tratta del mare di San Giovanni e Teduccio e di Pietrarsa (ai confini tra Portici e Napoli). In queste zone, infatti, complice il cattivo funzionamento dei collettori e dei depuratori la qualità dell’acqua rimane ‘scarsa’ e dunque il sindaco di Napoli Luigi de Magistris è stato costretto a vietare la balneazione. Il Servizio Tutela del Mare, struttura comunale competente al controllo della balneazione, ha confermato per il 2018 i tratti di costa che già nel 2017 erano ritenuti permanentemente vietati alla balneazione. E’ stata disposta l’interdizione della balneazione in tutta l’area marino costiera prospiciente il sito di interesse nazionale Bagnoli/Coroglio, per rischio sanitario non accettabile per ingestione e contatto dermico.
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sabato, 28 Aprile 2018 - 11:59
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