Spostato a lunedì 22 maggio l’incontro a Roma, al ministero della Salute, sull’emergenza brucellosi bufalina in Campania. Ma la Regione diserterà il tavolo, nonostante gli appelli del Pd a partecipare, a partire dai commissari del partito Misiani (regionale) e Camusso (provinciale di Caserta). L’incontro avverrà tra il sottosegretario Marcello Gemmato e le associazioni degli allevatori bufalini del Casertano, che da un anno e mezzo protestano perché venga ritirato il piano della Regione Campania di eradicazione della brucellosi e della tbc bufaline.
Lunedì prossimo le associazioni di allevatori, il cui portavoce è Gianni Fabbris, chiederanno «il Commissariamento della Regione Campania, che non parteciperà all’incontro, per risolvere una volta per tutte, superando gli abbattimenti indiscriminati, l’emergenza dei brucellosi e tbc». L’incontro al ministero è stato convocato dopo l’approvazione unanime alcune settimane fa in Senato, sollecitata dai parlamentari di Fratelli d’Italia, dell’ordine del giorno che in sostanza chiede di applicare la normativa europea cristallizzata nel Regolamento 689 del 2020. La norma dell’Ue dispone l’abbattimento dei capi solo dopo un doppio test positivo – il primo seriologico il secondo più attendibile in quanto biologico – mentre ad oggi, secondo Fabbris, «la Campania abbatte alla prima positività, quasi sempre non confermata dopo la macellazione».
La richiesta di ritirare il piano regionale del marzo 2022, poggia su alcune cifre fornite dagli allevatori: 140mila bufale abbattute per sospetta brucellosi o tbc dal 2014 in poi, di cui poco più dell’1% risultate realmente malate da analisi effettuate post mortem; a queste si aggiungono le 37mila bufale abbattute nell’ultimo anno dpo l’entrata in vigore del piano regionale. Le vaccinazioni di capi dai sei ai nove mesi, invece «ammontano ad un numero irrisorio» dice Fabbris.
Il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, in una nota, «prende atto della comunicazione dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo diffusa nella giornata di ieri con cui si annuncia che la Regione avrebbe in animo di “rispondere positivamente alle istanze delle maggiori organizzazioni professionali degli agricoltori in merito alla crisi bufalina”». In attesa «di vedere i fatti oltre le chiacchiere fin troppe volte annunciate dall’Assessore, sottolinea se quelle annunciate dall’Assessore all’Agricoltura Caputo si tramutassero in azioni reali, in realtà, quelle azioni annunciate e sbandierate come risposte alle proposte delle maggiori organizzazioni professionali, altro non sono che una parte (minimale) delle 20 azioni proposte dal Coordinamento Unitario. Ricordiamo anche che oggi, 2 anni dopo che abbiamo avanzato quelle proposte, serve ben altro».
giovedì, 18 Maggio 2023 - 22:36
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