Il nuovo clan Fabbrocino e il business del ‘pizzo’ alle imprese edili: 6 arresti, c’è anche l’erede del boss defunto Mario


Il comando del clan Fabbrocino lo ha aveva ereditato lui, che del boss deceduto Mario Fabbrocino ‘o gravunaro porta lo stesso nome e cognome. Mario Fabbrocino, conosciuto come ‘o maruzzo, si è visto notificare una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Cugino e cognato del defunto padrino che è stato l’anima della cosca con base a San Giuseppe Vesuviano, il nuovo ras (classe 1956) è rimasto coinvolto in un’inchiesta della procura di Napoli che oggi è sfociata nell’arresto di sei persone, tutte destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. In calce al provvedimento i reati di associazione di stampo mafioso (contestato a tutti gli indagati) e quelli (formulati a vario titolo) di tentata estorsione e detenzione illegale di armi.

L’accusa di camorra riguarda Mario Fabbrocino, in passato colpito da altre inchieste; Michele La Marca, Antonio Iovino, Luigi Gargiulo, Gerardo Nunziata e Giuseppe Viana. Solo Gargiulo e Viana devono invece rispondere di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso posta in essere il 26.09.2019 presso un cantiere edile sito a San Gennaro Vesuviano: l’impresa finita nel mirino stava realizzando lavori stradali in via Nola. Iovino e Nunziata, invece, devono rispondere di detenzione di armi comuni da sparo e armi da guerra, con l’aggravante del metodo mafioso, commessi nel maggio 2020.

Le accuse sono la conseguenza di indagini condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli, dalle quali è emersa l’operatività nell’area del nolano del clan Fabbrocino anche dopo la carcerazione del boss Mario ‘o gravunaro, poi deceduto in carcere nell’aprile 2019. Ad assumere il controllo del gruppo è stato appunto il cugino e cognato del boss.

giovedì, 29 Giugno 2023 - 10:27
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