Riforma giustizia, Fdi presenta il ddl a Napoli: «Così restituiremo diritti e dignità ai cittadini». Caia: «Rivoluzione culturale»

di Gianmaria Roberti

Il Governo Meloni vara la riforma della giustizia, e chiama a raccolta i territori per presentarla. Nella sede napoletana di Fratelli d’Italia, i quadri locali del partito lanciano il ddl Nordio. «Si delinea una riforma liberale» dice il coordinatore cittadino Sergio Rastrelli. Il coordinatore provinciale Michele Schiano di Visconti sintetizza: Fratelli d’Italia è «per una giustizia giusta, per l’annullamento dell’abuso d’ufficio, per rivedere il traffico di influenze e dare più libertà a chi, da sempre, dice di aver paura di firmare atti pubblici, come gli amministratori e i dirigenti locali».

Rastrelli, componente della commissione giustizia del Senato, è sicuro: «Dopo anni di strisciante guerra civile sul terreno della giustizia, siamo orgogliosi di aver varato un primo pacchetto di riforme che restituisce garanzie ai cittadini senza privare la magistratura di alcuno strumento di indagine». Il senatore parla di restituire «diritti e dignità ai cittadini», attraverso il ddl Nordio. Un obiettivo possibile con «la riforma delle intercettazioni, che mira ad impedire la pubblicazione di prove di nessuna rilevanza penale e volte solo alla gogna mediatica». Ma anche rimodulando il «reato di traffico di influenze», o prevedendo l’interrogatorio di garanzia «prima dell’arresto» e abolendo «il reato di abuso di ufficio».

E Francesco Caia, ex presidente del Coa di Napoli, definisce la riforma una «grande rivoluzione culturale». «Il testo – afferma l’avvocato – si può migliorare. Ma questi temi sarebbero stati impensabili fino a poco tempo fa». Tornano a reclamare attenzione, tuttavia, i magistrati onorari. Dal governo si aspettano che «con un decreto d’urgenza regoli la nostra posizione, completamente bistrattata» dichiara Olga Rossella Barone, giudice di pace a Napoli e coordinatrice dell’associazione Magistratura Giustizia di Pace.

giovedì, 20 Luglio 2023 - 22:49
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