Gli agguati, le ‘stese’, gli omicidi. Ponticelli, quartiere napoletano alla periferia est di Napoli, vive da tempo una rinnovata tensione criminale. Alleanze che si disfano, riposizionamenti, clan che si indeboliscono a seguito degli arresti e altrettante cosche che cercano di prendere il sopravvento. Equilibri malavitosi fluidi, labili, che tengono in ostaggio un quartiere, con ‘stese’ che sono arrivate a consumarsi davanti a una scuola in pieno orario di uscita dalle lezioni.
E’ qui, su questo territorio avvelenato da decenni dalla criminalità organizzata che sopravvive a inchieste e arresti e si rigenera assumendo nomi nuovi o inedite alleanze, che è stata convenzionata l’ultima inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Da questa mattina è in corso l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 31 persone, tutte ritenute legate al cartello camorristico denominato De Luca Bossa-Casella-Minichini-Rinaldi-Reale contrapposto ai De Micco in questa ennesima stagione di scontri. Cinque famiglie che hanno la base operativa chi a Ponticelli, come i De Luca Bossa e i Casella, chi invece a San Giovanni a Teduccio, come i Reale e i Rinaldi, mentre i Minichini si muovono a cavallo tra i due quartieri. A vario titolo sono contestati i reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e di numerosi episodi di detenzione illecita di stupefacenti.
Contestualmente carabinieri, polizia e finanza stanno eseguendo perquisizioni d’iniziativa nel quartiere Ponticelli di Napoli in modalità “alto impatto”, con particolare riguardo al complesso di edilizia popolare comunemente noto come Conocal.
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martedì, 3 Ottobre 2023 - 08:42
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