Gli attori di Mare fuori: «Nessuna apologia del criminale, la fiction parla di cambiamento e i giovani riflettono» | Video

Gli attori Alessandro Orrei e Lucrezia Guidone nel cast di Mare fuori 3
di Manuela Galletta

«Mare fuori non fa apologia del criminale». Anzi, «parla di cambiamento, di speranza», dice l’attrice Lucrezia Guidone, che nella terza serie della fiction di Rai 1 interpreta la nuova direttrice dell’Ipm. E spinge anche i «giovanissimi a riflettere, a ragione su quello che hanno visto, su ciò che è giusto e cosa è sbagliato», incalza l’attore Alessandro Orrei che nella amatissima serie interpreta il personaggio di Mimmo. La riflessione sull’influenza che la serie Mare fuori può avere sulle giovani generazioni scandisce uno dei momenti della tavola rotonda “Alleanza pubblico-privato: insieme per la legalità” organizzata da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Axpo Italia e tenutasi nella sede della Calenia energia a Sparanise.

Parla per prima l’attrice Guidone, che ha raccolto il testimone, nella fiction di Carolina Crescentini: «Mi addolora molto quando si viene associati a un altro genere di intento», ammette. «Nella serie si parla anche di possibilità ai giovani. E’ vero, si racconta anche di dolori e di situazioni di criminalità in età molto giovane, ma è anche necessario raccontarle per prendere le distanze. Il nostro è un messaggio di speranza e di cambiamento – spiega – Poi c’è anche un discorso di umanizzazione di chi sbaglia. A volte si guarda a chi ha commesso degli errori con paura, ma in fondo siamo tutti uguali e può capitare a tutti. Nell’ipm che raccontiamo c’è chi è cresciuto in contesti difficili e il figlio di buona famiglia».

E, allora, Guidone ribadisce che «la nostra non è una serie che mira all’apologia del criminale, ma cerchiamo di raccontare un cambiamento possibile attraverso le figure degli educatori, degli agenti della penitenziaria. Questa è un po’ la speranza. Perciò mi addolora molto quando si viene associati a un altro genere di intento».

Anche per Orrei la serie Mare fuori è un prodotto che non spinge all’esaltazione di modelli negativi quanto alla riflessione. «Molti giovani, dai 10 ai 15 anni, mi scrivono – racconta Orrei – e mi dicono quanto hanno visto e quanto hanno ragionato su quello che hanno visto, su ciò che è giusto e cosa è sbagliato. La paura che certe cose che noi raccontiamo possano incrementare un certo tipo di visione secondo me è sbagliato. In piccola parte può succedere qualcosa ma perché già si vive in certi contesti, altrimenti storie che raccontiamo noi possono essere estremamente potenzianti».

venerdì, 13 Ottobre 2023 - 22:46
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