I primi a tentare di affossare il Rosatellum, la legge elettorale che ha risucchiato l’Italia nella palude dell’ingovernabilità, tentando di percorrere la strada dei Tribunali erano stati tre deputati, che però s’erano visti dare torto. Adesso in vista della possibilità che si torni al voto in estate, peraltro con la medesima legge elettorale, la battaglia si riaccende. Il 4 luglio la Corte Costituzionale sarà chiamata a valutare un ricorso (ad adiuvandum) contro il Rosatellum, sarà chiamata cioè a valutare un ricorso per conflitto di attribuzione in via principale tra poteri dello Stato (corpo elettorale e parlamento). La particolarità sta nel fatto che tale tipo di ricorso viene proposto da cittadini componenti dell’organo Corpo elettorale. A presentare il ricorso è stato il professor Paolo Maddalena, giurista e magistrato, che ha ricoperto l’incarico di giudice costituzionale. Ma le chicche non finiscono qui. A firmare il ricorso è anche Luigi de Magistris, che risulta il primo firmatario come sindaco di Napoli. Hanno firmato anche gli assessori partenopei Sardu, Clemente, Piscopo e Panini hanno firmato il ricorso.
martedì, 8 Maggio 2018 - 17:15
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