Paventano un’ondata di cementificazioni, e sono scese in piazza contro le modifiche, approvate a giugno dalla giunta De Luca, alle norme sul governo del territorio. Una ventina di sigle ha manifestato fuori al Consiglio regionale della Campania, protestando contro la nuova legge urbanistica. Il Consiglio dovrà presto discutere le modifiche, approvate a giugno da Palazzo Santa Lucia, alle norme sul governo del territorio.
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In campo, paventando colate di cemento, una sfilza di rappresentanti di Ada Napoli, Air, Cgil assieme alle federazioni Fillea, Flai e Spi, Cna Costruzioni, Fiab, Green News Deal, Infiniti Mondi, Italia Nostra, Legambiente, Nuove Ri-Generazioni Campania, Rete No-Box, Rigenera Campania, Set, Spi Cgil, Sunia, Udu, Wwf. C’erano i cartelli contro gli «incentivi volumetrici» e quelli a favore di «una rigenerazione urbana e territoriale pubblica, a una legge urbanistica per contrastare l’abusivismo e i cambiamenti climatici, per azzerare il consumo di suolo, per garantire il diritto ad una casa sicura».
I manifestanti chiedono lo stop all’iter approvativo della legge, e un tavolo tecnico aperto ai firmatari della protesta. Hanno incontrato alcuni consiglieri regionali, tra i quali Luca Cascone, presidente della commissione Urbanistica. Da Cascone sarebbe arrivato l’impegno ad una «analisi ed elaborazione di tutte le osservazioni pervenute». Una nota congiunta delle sigle, informa che la commissione «con apposito maxi emendamento» avrebbe provato a dare organicità alle modifiche ed integrazioni accolte dalla commissione».
giovedì, 23 Novembre 2023 - 22:49
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