Era pronto ad ‘arringare’ la platea intervenuta al circolo Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) del Vomero-Arenella per il convegno “il Valore della Memoria per costruire un futuro migliore”. La toga, la politica, l’impegno civile erano fiamme che gli hanno bruciato dentro sino alla fine. Vincenzo Maria Siniscalchi, storico penalista di Napoli, già membro laico del Consiglio superiore della magistratura e parlamentare, è morto questa sera a Napoli all’età di 92 anni. Si trovava al Cinema Plaza per l’evento che lo vedeva tra i relatori insieme a Gianluca Daniele e al vice presidente della Camera dei Deputati Sergio Costa quando si è sentito male.
Migliaia i processi che lo hanno visto impegnato, tantissimi i personaggi di ‘grido’ del mondo dello spettacolo e i big della politica che si sono affidati alla sua difesa: tra i clienti del penalista ci sono stati Franco Califano, Tinto Brass, Vincenzo Scotti e Ciriaco De Mita. Per non dimenticare Diego Armando Maradona, di cui Siniscalchi è stato storico avvocato. Il penalista, nell’arco della sua carriera forense, è stato anche presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli e di numerosi organismi internazionali con particolare impegno nei congressi dedicati alla materia del diritto penale dell’economia e della stampa. Uomo di profonda cultura, Siniscalchi era anche giornalista pubblicista: è stato critico cinematografico e ha collaborato alle pagine culturali de “Il Mattino”, di “Paese Sera”. del Corriere di Napoli e altre numerose riviste.
A metà degli anni Novanta il passaggio dalle aule di giustizia a quelle del Parlamento. Il 22 ottobre 1995 Siniscalchi fu eletto deputato, alle suppletive, con una coalizione Rc-Pds. Fu rieletto deputato nel 1996 e poi nel 2001 rimanendo sempre nell’area del centrosinistra, e in questo ultimo mandato fu presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. Nel 2006 invece fu eletto come membro laico del Consiglio superiore della magistratura in quota Ds.
I MESSAGGI DI CORDOGLIO
Alla notizia della morte di Siniscalchi sono piovuti i messaggi di cordoglio e i ricordi. «Uomo di grande cultura e fine giurista, Siniscalchi ha saputo farsi apprezzare per l’impegno profuso nell’attività professionale e civile – ha commentato il sindaco Manfredi -. Da membro del Consiglio superiore della magistratura e deputato per tre legislature ha contribuito con la sua esperienza e sensibilità alla definizione di proposte di legge in materia penale. Il suo impegno, espresso ai massimi livelli, non ha contrassegnato solo la carriera forense, ma è stato anche la cifra di partecipazione civica e appassionata al dibattito pubblico e alla vita delle istituzioni del Paese e della città che, da domani, ci mancherà».
L’onorevole Enzo Amendola (Pd) ha sottolineato che Siniscalchi «è stato un esempio per la cultura di sinistra a Napoli e in Italia. Riferimento nazionale dell’avvocatura, sempre dalla parte dei deboli, la sua scomparsa rattrista tutti. Mancheranno la sua passione e il suo impegno. Un abbraccio pieno di affetto alla moglie Marinella e ai suoi cari».
«Enzo è stato un grande avvocato, un parlamentare autorevole, un compagno ed amico caro, una bella persona, un signore. Un abbraccio affettuoso alla moglie Marinella e alle figlie Alessia e Francesca. Un bacio a te, Enzo, e riposa in pace», è stato il ricordo di Antonio Bassolino affidato ai social.
«Con la morte di Vincenzo Siniscalchi scompare un signore d’altri tempi, un politico galantuomo ed uno degli ultimi baluardi della avvocatura interprete dei valori e dell’impegno sociale –
ha commentato il senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli -. Scompare per me anche una figura di riferimento personale, con le storie delle rispettive famiglie che si sono intrecciate per oltre un secolo».
Dal fronte forense si segnala il messaggio della Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere che indica Siniscalchi «tra gli ultimi giganti della tradizione forense, espressione della più elegante oratoria del secolo scorso». «Maestro di generazioni di avvocati, ha voluto dedicare la propria pulsione intellettuale fino agli ultimi istanti della sua vita, così fornendo a tutti noi il fulgido esempio di passione e dedizione alla professione e alla cultura», ha scritto l’avvocato Alberto Martucci, presidente dei penalisti sammaritani.
«Un dolore immenso per tutti i penalisti napoletani, con Siniscalchi perdiamo un grandissimo maestro e un punto di riferimento dell’avvocatura partenopea», ha commentato l’avvocato Marco Campora presidente della Camera penale di Napoli.
lunedì, 12 Febbraio 2024 - 21:09
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