Camorra, 11 arresti nel clan Valda: c’è Francesco Pio, accusato del delitto Maimone. Il gip: «Personalità allarmante»

Francesco Pio Valda
di maga

La camorra di Barra nel mirino degli inquirenti. Questa mattina gli uomini della Squadra Mobile di Napoli hanno eseguito 11 arresti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, a firma del gip Federica Colucci, per i reati, contestati a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsioni, traffico di stupefacenti, detenzione di armi e uso di dispositivi di comunicazioni in carcere. Le indagini hanno preso il via a seguito dell’omicidio di Francesco Pio Maimone, il 18enne ucciso da un proiettile vagante esploso la notte del 20 marzo 2023 in via Caracciolo all’altezza della zona degli chalet. Per quel delitto il giorno successivo fu arrestato Francesco Pio Valda (attualmente sotto processo per l’omicidio), ed è proprio indagando sul gruppo Valda che ha preso forma l’inchiesta sfociata oggi in undici arresti.

Leggi anche / Napoli, omicidio di Gigiò Cutolo: 17enne condannato a 20 anni. La mamma: «Tutta Italia voleva questa sentenza»

Inchiesta che ha consentito di delineare l’organigramma del gruppo Valda, famiglia un tempo legata ai Cuccaro e poi, a seguito dell’omicidio di Ciro Valda (avvenuto nel 2013), avvicinatasi agli Aprea (in contrasto coi Cuccaro). Tra i leader del gruppo c’era appunto Francesco Pio Valda, che oggi si è visto notificare anche questa misura cautelare. Di lui ha scritto il gip Colucci: «Le numerose intercettazioni, tutte chiarissime, che lo riguardano, restituiscono una personalità allarmante e pericolosa». Per il gip dalle intercettazioni emerge che Valda «è solito girare armato anche per andare in discoteca o nelle uscite serali». Non solo. Avrebbe anche «deliberato e attuato una serie di agguati e di azioni di fuoco, compresa l’esplosione di ordigni per imporsi sul territorio».

Leggi anche / Napoli, cellulari e droga a detenuti di massima sicurezza: 20 arresti. I pm: «Sgominata rete che agiva in più carceri»

Il provvedimento restrittivo ha colpito anche i suoi fratelli Luigi e Giuseppina Valda, Emmanuel Aprea (dell’omonima famiglia malavitosa che si affianca ai Valda e compagno di scorribande armate di Pio), Salvatore Mancini, Luigi Minichino, Giuseppina Niglio (nonna di Francesco Pio e Luigi Valda), Giuseppe Perna (zio di Francesco Pio e Luigi Valda), Antonio e Pasquale Saiz, e Pasquale Ventimiglia. Per quanto riguarda Giuseppina Valda, la giovane è tornata in carcere a fine febbraio: si trovava ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Francesco Pio Maimone, ma violò la prescrizione del divieto di comunicazioni con persone diverse da quelle coabitanti pubblicando un video sul social TikTok in cui si inneggiava alla mafia. Sul post era stata riportata anche la scritta “Tribunale di Napoli” e l’orario 7.30, chiaro riferimento al fatto che il giorno prima aveva avuto inizio il processo per l’omicidio del giovane Maimone.

Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno permesso di registrare un clima di tensione alimentato da una serie di eventi violenti, alcuni riconducibili alla conflittualità in corso tra gli Aprea e i Cuccaro, altri dovuti invece a fatti estemporanei in cui il gruppo dei Valda si è comunque ritrovato sempre coinvolto. Sono stati inoltre registrati vari atti intimidatori, come esplosioni di ordigni artigianali, presso esercizi commerciali. Sono infine state registrate varie interlocuzioni dal carcere, dato che gli affiliati detenuti riuscivano a comunicare con quelli liberi, impartendo disposizioni di vario genere attraverso smartphone illecitamente detenuti nella struttura carceraria.

martedì, 19 Marzo 2024 - 20:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA